Strategie di prezzo per la tua casa vacanze: 8 errori da evitare

Il successo di una casa vacanze non dipende solo da foto accattivanti e buone recensioni, ma anche dalla capacità di impostare le giuste strategie di prezzo. Un errore di valutazione può tradursi in mancati guadagni o in camere vuote.

In questo articolo analizziamo gli errori da evitare più comuni e come gestire al meglio il pricing per gli affitti brevi, così da massimizzare prenotazioni e rendimenti.


1. Usare una tariffa fissa tutto l’anno

Molti proprietari scelgono una tariffa unica e la mantengono per mesi senza alcuna modifica. È una pratica comoda, ma rischiosa: non considera la stagionalità, i picchi di domanda o i momenti di bassa affluenza.

Ad esempio, se la tua casa vacanze resta a 100 € a notte tutto l’anno, in alta stagione guadagnerai molto meno rispetto ai competitor che alzano le tariffe, mentre in bassa stagione rischi di restare senza prenotazioni perché il prezzo non è competitivo.

Soluzione: pianifica un listino flessibile che tenga conto di festività, eventi e periodi di maggiore affluenza turistica.


2. Non confrontare le tariffe dei concorrenti locali

Un errore frequente è fissare il prezzo senza guardare cosa offrono gli altri host nella stessa zona. Gli ospiti, invece, confrontano sempre più piattaforme e annunci, e scelgono in base al miglior rapporto qualità-prezzo.

Un appartamento in centro proposto a 200 € a notte, mentre quelli simili sono a 160 €, rischia di restare vuoto. Al contrario, se il prezzo è troppo basso, svaluti la tua casa vacanze e riduci i margini di guadagno.

Soluzione: monitora costantemente la concorrenza per capire la fascia di prezzo corretta in cui posizionarti.


3. Sottovalutare spese e costi nascosti

Determinare il prezzo di una casa vacanze non significa solo scegliere la cifra che sembra giusta. Pulizie, commissioni di portali, tasse locali e manutenzione incidono sul margine reale.

Molti proprietari si accorgono troppo tardi di guadagnare molto meno del previsto perché non hanno incluso queste spese nel calcolo.

Soluzione: calcola sempre le tariffe partendo dai costi effettivi, così avrai la certezza di fissare un prezzo che ti lasci un margine positivo.


4. Non avere tariffe last minute

Quante volte ti è rimasta una stanza vuota a pochi giorni dal soggiorno? Non applicare sconti last minute significa perdere ospiti che prenotano all’ultimo.

Molti viaggiatori, soprattutto nei weekend, cercano offerte a ridosso della partenza. Se non prevedi una tariffa scontata, rischi che scelgano un’altra struttura.

Soluzione: inserisci una politica di prezzi last minute, così da ridurre i buchi di calendario e trasformare le stanze invendute in guadagni.


5. Ignorare le tendenze di mercato

Il turismo e la domanda cambiano velocemente. Nuovi concorrenti, cambiamenti economici o eventi straordinari possono spostare i flussi di prenotazioni. Se non adatti le tariffe, rischi di perdere competitività.

Un esempio tipico è quello delle località sciistiche: se tutti abbassano i prezzi per stimolare la domanda e tu mantieni la stessa tariffa, resterai indietro.

Soluzione: tieni sotto controllo le tendenze di mercato e rivedi le tue tariffe periodicamente, non solo una volta all’anno.


6. Basarsi solo sulle emozioni

Molti proprietari stabiliscono il prezzo della propria casa vacanze in base al valore affettivo o alle emozioni, senza guardare i dati reali. Questo porta a tariffe spesso troppo alte, che scoraggiano i clienti, o troppo basse, che riducono i profitti.

Soluzione: definisci i prezzi usando dati concreti – analisi del mercato locale, andamento delle prenotazioni precedenti e confronti con immobili simili.


7. Non differenziare i prezzi tra alta e bassa stagione

Chi viaggia in estate o durante le festività è disposto a pagare di più, mentre nei mesi più tranquilli la domanda scende. Ignorare questo meccanismo significa perdere margini preziosi nei momenti di punta e avere troppe stanze vuote in bassa stagione.

Soluzione: applica tariffe più alte nei periodi caldi (festività, ponti, vacanze scolastiche, estate o stagione sciistica) e prezzi più bassi nei mesi meno richiesti.


8. Trascurare eventi e festività locali

Fiere, concerti, festival ed eventi sportivi hanno un impatto enorme sulla domanda di alloggi. Chi non aggiorna le tariffe rischia di “svendere” notti che avrebbero potuto fruttare molto di più.

Un esempio? A Bologna, durante il Motor Show o il Cersaie, gli alloggi vengono prenotati anche al doppio del prezzo abituale.

Soluzione: tieni sempre sotto controllo il calendario degli eventi della tua città e adatta le tariffe di conseguenza.


Strategie di prezzo vincenti con Realkasa Affitti Brevi

Gestire una casa vacanze senza esperienza può portare a errori che compromettono i guadagni. Le strategie di prezzo sono complesse: richiedono tempo, analisi costante e competenze specifiche.

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  • Massima visibilità online grazie a foto professionali, home staging e pubblicazione su portali come Airbnb, Booking ed Expedia.
  • Gestione del pricing quotidiana, con monitoraggio del mercato e ottimizzazione continua delle tariffe.
  • Accoglienza ospiti e assistenza h24, per un’esperienza positiva che porta recensioni migliori e nuove prenotazioni.
  • Pulizie professionali e cambio biancheria, così la tua proprietà è sempre impeccabile.
  • Gestione burocratica e fiscale, dall’imposta di soggiorno alle comunicazioni Istat fino alla cedolare secca.

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Articolo scritto da RealDigitale | Smart-Tech Agency

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